Ludwig Andreas Feuerbach ( 1804 –1872)
- è stato un filosofo tedesco tra i più influenti critici della religione ed esponente della sinistra
-> umanesimo: rovesciamento he parte dalla religione =alienazione dell'uomo nel divino
La critica alla religione:
- Applicando la sua metodologia materialista alla religione, Feuerbach arriva ad affermare che non è Dio (l’astratto) ad aver creato l’uomo (il concreto), ma viceversa, è l’uomo ad aver creato Dio.
-> PUNTO DI VISTA ANTROPOLOGICO E MATERIALISTICO.
1- l’uomo ha coscienza di sé non solo come individuo, ma anche come specie. Ora mentre l’individuo da solo si sente debole e limitato, come specie si sente infinito ed onnipotente: da ciò la figura di Dio;
2- l’opposizione umana tra volere e potere: tale opposizione porta l’individuo a costruirsi una divinità in cui tutti i suoi desideri appaiono realizzati;
3- il sentimento di dipendenza che l’uomo prova nei confronti della natura: tale sentimento spinge l’uomo ad adorare quelle cose (aspirazioni) senza le quali egli non potrebbe esistere.
Infatti, Dio secondo Feuerbach, è solo una proiezione illusoria di qualità umane.
- la politica diventa un tutt'uno con la filosofia.
-> PUNTO DI VISTA ANTROPOLOGICO E MATERIALISTICO.
1- l’uomo ha coscienza di sé non solo come individuo, ma anche come specie. Ora mentre l’individuo da solo si sente debole e limitato, come specie si sente infinito ed onnipotente: da ciò la figura di Dio;
2- l’opposizione umana tra volere e potere: tale opposizione porta l’individuo a costruirsi una divinità in cui tutti i suoi desideri appaiono realizzati;
3- il sentimento di dipendenza che l’uomo prova nei confronti della natura: tale sentimento spinge l’uomo ad adorare quelle cose (aspirazioni) senza le quali egli non potrebbe esistere.
- la politica diventa un tutt'uno con la filosofia.
- 1° OPERA: L'ESSENZA DEL CRISTIANESIMO
Mentre Hegel aveva tentato di giustificare i dogmi religiosi come verità filosofiche, Feuerbach mira a dimostrare che ogni religione, e quindi anche il cristianesimo, altro non è che l’aspirazione dell’uomo a oggettivare se stesso nel concetto di Dio, i cui infiniti attributi rispecchiano l’infinità delle aspirazioni umane. In questo senso, la realtà dell’esperienza religiosa ha le sue più profonde radici nella natura umana, che nella costruzione del divino si rivela tutta a se stessa. Ma la stessa esperienza religiosa è vista da Feuerbach anche come alienante, perché l’uomo si sente subordinato a Dio, considerato come l’Essere di ogni perfezione, e tende (l'uomo) in definitiva a ritenere se stesso come assoluta negatività e impotenza .