mercoledì 25 marzo 2020

HENRI BERGSON

Lo spiritualismo insiste sui dati immediati della coscienza e sul primato della coscienza, intesa come divenire e libertà, sulla materia.
→ La filosofia di Henri Bergson è caratterizzata da una polarità, che si riscontra già nel dualismo tra scienza e filosofia, riflesso nella distinzione che egli opera tra tempo della scienza e tempo della vita.                   

  1. Il tempo della scienza è costituito da momenti che si differenziano tra di loro solo quantitativamente e risulta reversibile. In sintesi si definisce come astratto, esteriore e spazializzato.
  2. Il tempo della vita è fatto da istanti che si diversificano tra loro anche qualitativamente, momenti irripetibili che si compenetrano e si sommano tra loro. È qualcosa di concreto e interiore e si identifica con la durata.

⇢Il concetto di conservazione totale e creazione totale, che caratterizzano il tempo della coscienza: non si può cancellare il passato e ogni momento risulta nuovo rispetto ai precedenti.
→Il tempo della vita coincide con il flusso auto-creativo della coscienza.
Senza la coscienza non esiste né il tempo della vita né il tempo della scienza: è la coscienza che collega gli istanti simultaneamente; è la memoria che pone un prima e un poi.
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la coscienza diventa un flusso unitario costituito da elementi inscindibilmente intrecciati tra loro. Perciò, nella vita della coscienza l’uomo risulta libero.
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"La scienza e la filosofia hanno la stessa origine e nessuna delle due è sottomessa all’altra."
MEMORIA, RICORDO, PERCEZIONE:


  • La memoria è la coscienza stessa, che registra tutto ciò che accade, si identifica con il passato e ci segue, tutto intero, in ogni momento. 
  • Il ricordo è la materializzazione in un’immagine operata dal cervello degli eventi del passato necessari all’azione.
  •  Il filtro tramite cui sono selezionati gli avvenimenti utili all’azione è la percezione.

Nel’Evoluzione creatrice (1907) Bergson propone la sua teoria evoluzionistica
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La vita è creazione e imprevedibilità e allo stesso tempo conservazione del passato. Tale è la vita nell’individuo e nella natura. Lo “slancio vitale” (élan vital) è la coscienza stessa, intesa come durata, cioè come una sorta di grande corrente che penetra nella materia e tende a dominarla.                                                                                La prima biforcazione fondamentale dello slancio vitale è quella tra piante ed animali. I vegetali fabbricano da sé il materiale necessario al nutrimento, mentre gli animali hanno la capacità di spostarsi e di acquisire una coscienza sempre più sveglia.




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